Google Performance Max: 3 step per Massimizzare i Nuovi Clienti

Nicolo Morelli

INDICE DEGLI ARGOMENTI

Vediamo oggi come massimizzare l‘acquisizione di nuovi clienti, specialmente nel caso di e-commerce, utilizzando le campagne Google performance Max.

Sappiamo che le campagne PMax sono quelle che permettono di coprire tutti i canali di Google, quindi dalla rete di ricerca display, a YouTube, alla sezione discovery Discovery e Gmail, tutto in un’unica campagna, andando a caricare una serie di creatività in grado di coprire tutti questi posizionamenti.

Sappiamo anche che solitamente in questi tipi di campagne ci sia molto meno controllo rispetto a quelle tradizionali perché al di là di una serie di indicazioni che noi possiamo dargli sul pubblico che più o meno vorremmo intercettare, si basano molto sul fatto che Google riesca da solo a capire dove andare a prendere le persone che ci servono, quindi clienti potenziali acquirenti nel caso di un ecommerce, o comunque potenziali utenti interessati a contattare l’attività Nel caso non solo di siti che hanno come obiettivo la raccolta di lead. 

Ecco con questo tutorial di oggi voglio farvi vedere come mettere in piedi una strategia che sfruttiamo nella nostra web agency e che permette di concentrare gli sforzi della campagna PMax nella ricerca di nuovi clienti riuscendo a controllare maggiormente il comportamento delle campagne performance max.

Step 1: spuntare “ottimizza per nuovi clienti”

Andando a creare una campagna nuova Google performance Max la prima cosa da fare è spuntare ottimizza per l’acquisto di nuovi clienti in cui avremo due opzioni: la prima permette di semplicemente dire Google di fare un’offerta più alta quando quando lui stava andando a intercettare persone nuove che non sono del nostro cliente. La seconda è proprio quella di fare offerte solamente per i nuovi clienti, quello che viene richiesto è di definire un elenco di utenti che hanno già acquistato che non può essere inferiore a mille per aiutare Google a capire quali sono i clienti distribuire da quelli che invece è già lo so, quindi se abbiamo questo elenco clienti. 

Se abbiamo già questi mille acquisti effettuati sul nostro sito (o acquisti offline in caso di attività diverse da ecommerce) allora carichiamo i dati creando un elenco di già clienti, e la prima cosa da fare è quindi utilizzare questa spunta. Se invece non abbiamo questi 1000 acquisti già effettuati,  possiamo comunque selezionare l’altra opzione, ovvero quella di ottimizzare semplicemente facendo offerte più alte per i nuovi clienti, se non abbiamo un elenco, Google cercherà di dedurli in base a informazioni in suo possesso (ovviamente sarà meno preciso).

Step 2: pubblico personalizzato in base ai siti dei competitor

Andiamo avanti molto velocemente nel processo di creazione della campagna (che non trattiamo qui) e dopo aver creato tutti i vari asset e averli inseriti è importante andare su indicatori di pubblico e selezionare nuovo segmento di pubblico dove andremo a creare un segmento basato su quelli che sono i siti web dei competitor. Andiamo quindi andiamo a inserire competitor1.com, competitor2.com, ecc.., insomma andiamo a mettere tutti i siti dei competitor che conosciamo o che troviamo dopo una ricerca.

Questo serve per poter andare a dare un’idea a Google di Quali sono i prodotti tipo di utenti che a noi ci interessa intercettare, ovvero a che tipo di prodotto sono interessati.

Step 3: esclusione di keyword brandizzate

La terza cosa da fare poi è una volta salvato il segmento di pubblico andando avanti con la campagna dopo la sua pubblicazione, è quella di andare ad escludere le keyword legate al nome del nostro brand e ai brand dei competitor.

Possiamo farlo dalle impostazioni nella colonna di sinistra, impostazioni dell’account perché in quelle di campagna ancora Google non permette di farlo, e vediamo che è presente la voce “parole chiave escluse”, andiamo ad aprirla e andiamo ad aggiungere il nome del nostro brand più più quello dei competitor. Salviamo anche qui e siamo a posto.

Questo è uno step più che serve per andare a dire Google non intercettare chi ha un intenzione di acquisto già indirizzata verso uno specifico brand, perché molte volte e questo diminuisce la percentuale che un utente che arriva agli annunci diventi poi effettivamente cliente. Stessa cosa per il proprio brand, le ricerche in formato prodotto + brand solitamente sono effettuate da utenti che hanno già acquistato da noi.

Intercettare gli utenti già clienti potrà servire in una campagna di retargeting separata, ma nella campagna fatta per allargare la base di clientela del nostro ecommerce è inutile, rischiamo solo di sprecare budget. Questa è una strategia prendere a pescare solamente nuovi clienti per massimizzare il budget per trovare solo nuovi clienti. Quindi verosimilmente utenti che acquisteranno con Maggiore facilità, utenti che sono interessati ai prodotti ma non hanno già delle preferenze verso determinate marche rispetto ad altre, dato che andiamo ad escludere tutti i brand competitor, sono semplicemente alla ricerca di soluzioni per acquisire un tipo di prodotto e sono disposti a valutare tutte le opzioni che gli vengono mostrate.

A questo punto la strategia è completa, ovviamente c’è tutta la parte della creazione della campagna performance Max che non trattiamo qui perché è oggetto di un articolo parte, ma dopo averla impostata, grazie a questi 3 accorgimenti, permetteremo alle campagne Google performance Max di performare meglio.  

È una cosa che abbiamo visto accadere realmente testandola nell’uso quotidiano delle campagne PMax per i clienti della nostra agenzia di comunicazione, provatela anche voi e poi fateci sapere cosa ne pensate.

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